Dettagli dell'immobile

Pietra Ligure Alloggio In Vendita Vista Mare - Pietra Ligure

  • IMG_5521
  • IMG_5517
  • IMG_5519
  • IMG_5510
  • IMG_5511
  • IMG_5453
  • IMG_5455
  • IMG_5460
  • IMG_5481
  • IMG_5482
  • IMG_5483
  • IMG_5484
  • IMG_5478
  • IMG_5479
  • IMG_5480
  • IMG_5485
  • IMG_5467
  • IMG_5469
  • IMG_5470
  • IMG_5456
  • IMG_5463
  • IMG_5464
  • IMG_5466
  • IMG_5465
  • IMG_5457
  • IMG_5458
  • IMG_5471
  • IMG_5475
  • IMG_5486
  • IMG_5525
  • IMG_5524
  • IMG_5523
  • IMG_5447
  • IMG_5450
  • IMG_5451
  • IMG_5520
  • IMG_5533
  • IMG_5543

Vendita €280.000,00 - Appartamento
1 Camera da letto1 Bagno1 Garage  Aggiungi ai Preferiti Stampa

PIETRA LIGURE ALLOGGIO IN VENDITA
PIETRA LIGURE ALLOGGIO IN VENDITA IN PALAZZINA RITINTEGGIATA DI RECENTE PROPONIAMO IN VENDITA APPARTAMENTO ARREDATO VISTA MARE DA RIMODERNARE AL PIANO 4° COMPOSTO DA INGRESSO, SOGGIORNO, CUCININO, CAMERA DA LETTO, BAGNO, RIPOSTIGLIO, UN AMPIO BALCONE E AUTORIMESSA. RISCALDAMENTO SEMI-AUTONOMO. LIBERO SUBITO. PREZZO EURO 280.000
PRESTAZIONE ENERGETICA IN CORSO

Pietra Ligure (A Prïa in ligure[4]) è un comune italiano di 8 215 abitanti[1] della provincia di Savona in Liguria. È il nono comune della provincia per numero di abitanti. mune rivierasco si estende sulla costa per circa sei chilometri, fra i comuni di Borgio Verezzi e Loano. Le sue coste sono basse e ghiaiose, tipiche della Riviera di Ponente. La città è attraversata dal torrente Maremola. Alle sue spalle si trova il monte Carmo di Loano (1.389 m), prima cima notevole delle Alpi Liguri dopo la Bocchetta di Altare. Pietra Ligure deve il suo nome all’antico castello che si erge sullo spuntone di roccia esposto a nord-est, dominando la baia, la costa e le colline circostanti. Castrum et Oppidum Petrae, il “castello di pietra”, costruito nel VII – VIII secolo e abitato a lungo dai Vescovi di Albenga, che nel 1100 ne fecero loro dimora estiva[5].

I primi insediamenti umani nella zona, risalenti al periodo neolitico, sono attestati dai vari reperti archeologici rinvenuti nelle caverne del monte Trabocchetto (Rocca delle Fene). Tra i vari reperti alcuni attrezzi per la caccia e la difesa, ma anche tracce di focolare. Altri ritrovamenti, come una tomba con carro riportabile, sono invece databili all’Età del ferro e al dominio imperiale romano nella zona. Furono inoltre ritrovate monete antiche del I e del II secolo, facendo supporre agli studiosi la costituzione di un centro abitato che, dopo il passaggio della via Julia Augusta verso la Costa Azzurra, acquistò maggiore importanza economica grazie al collegamento viario con i maggiori centri romani di Vada Sabatia (Vado Ligure) e Albingaunum (Albenga).

I Romani dovettero far fronte a una lunga resistenza da parte degli abitanti della zona (Liguri Ingauni), che arrivarono ad allearsi con i Cartaginesi nel corso della seconda guerra punica. La sottomissione all’Impero Romano fu definitiva dopo la sconfitta cartaginese del 181 a.C., nella battaglia combattuta presso Capo Caprazoppa, a Finale Ligure. Durante l’era longobarda cominciò a svilupparsi il borgo medievale, intorno al castello già presente in epoca romana, fra la foce del torrente Maremola e il colle del Trabocchetto.

La vicinanza del monte al mare favorì la coltivazione dei cereali e degli ortaggi, grazie alla naturale difesa dai venti. Il borgo, acquistata maggior potenza economica, divenne presto attrattiva feudale dei signori del luogo e della chiesa, come i marchesi Del Carretto (intorno all’XI secolo[5]) e il vescovo di Albenga (fu lo stesso marchese Enrico II Del Carretto a cedere, nel 1216[5], il borgo al vescovo Oberto II), ma solo quest’ultimo riuscì a dominare il comune rivierasco. Il vescovo si adoperò per la ricostruzione del castello, nel XII secolo[5], e del borgo medievale, di cui restano ancora alcune significative testimonianze. In questo periodo la cittadina si estese verso sud-ovest, dando origine al cosiddetto Borgo Nuovo.

Con atto del 17 dicembre 1385[5], rogato a Genova, il papa Urbano VI cedette “La Pietra” e le sue Ville alla Repubblica di Genova in pagamento dell’aiuto dato dalle galee della repubblica che lo avevano liberato quando si trovava a Nocera, assediato dalle truppe di Carlo II d’Ungheria nuovo re di Napoli (favorevole all’antipapa Clemente VII). La comunità pietrese retta da uno statuto (approvato da Genova il 15 febbraio 1386[5]) e da un podestà inviato dalla Repubblica comprendeva le località di: Toirano, Boissano, Giustenice (dal 1448), Verzi (oggi aggregata a Loano), Ranzi (oggi aggregata al comune di Pietra Ligure), Borgio e Verezzi[5].
Il castello

Pietra rimase fedele a Genova in molte occasioni, tra cui nella guerra del 1447 contro i marchesi di Finale e in quella del 1625 contro il Ducato di Savoia per il dominio sul Marchesato di Zuccarello, cedendo i propri uomini all’esercito della repubblica. La repubblica genovese ricambiò spesso la fedeltà aiutando il borgo nello sviluppo economico e difendendolo dagli attacchi delle comunità limitrofe.

Risale al XVII secolo la nuova espansione edilizia lungo la sponda destra del torrente Maremola, che diede vita al nuovo quartiere denominato Ajetta (dalla brezza che vi spira), successivamente distrutto durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale e ricostruito nel dopoguerra.

Caduta la repubblica genovese e con la dominazione di Napoleone Bonaparte il territorio della Pietra rientrò dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Letimbro, con capoluogo Savona, all’interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 fece parte del III cantone, come capoluogo, della Giurisdizione delle Arene Candide e dal 1803 centro principale del VI cantone della Maremola nella Giurisdizione di Colombo. Annesso al Primo Impero francese, dal 13 giugno 1805 al 1814 fu inserito nel Dipartimento di Montenotte. Nel 1815 fu inglobato nella provincia di Albenga del Regno di Sardegna, così come stabilì il Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d’Italia dal 1861; nel 1863[6] assunse la denominazione di Pietra Ligure.

Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel V mandamento omonimo del circondario di Albenga facente parte della provincia di Genova; nel 1927 con la soppressione del circondario ingauno passò, per pochi mesi, nel circondario di Savona e, infine, sotto la neo costituita provincia di Savona. Nell’Ottocento e nel Novecento l’attività portuale, già fiorente per naviglio di medio cabotaggio, venne incrementata con la costruzione di un cantiere navale, nel sito occupato oggi dall’Hotel Lido, che costruì diversi bastimenti di notevole tonnellaggio, tra cui il brigantino a palo denominato La Pietra; altri cantieri navali furono costruiti nel 1916.

Subisce gli ultimi aggiustamenti al territorio comunale nel 1928[7] quando le fu unito il soppresso comune di Ranzi Pietra, già legato storicamente con Giustenice e poi indipendente[5].

Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità montana Pollupice. Dal 4 dicembre 2014 alla primavera del 2015 ha fatto parte dell’Unione dei comuni della Riviera delle Palme e degli ulivi.

Mappa degli Immobili

Altri immobili

WhatsApp chat

Facebook