Vendita €280.000,00 - Casa, Villa
PONDERANO VIA VERDI CASA INDIPENDENTE IN VENDITA
PONDERANO VIA VERDI CASA INDIPENDENTE IN VENDITA IN ZONA RESIDENZIALE, A DUE PASSI DAL NUOVO OSPEDALE, PROPONIAMO IN VENDITA GRAZIOSA CASA INDIPENDENTE COSI’ COMPOSTA : P.T. INGRESSO, DISIMPEGNO, CUCINA, SOGGIORNO, DUE CAMERE DA LETTO,UN BAGNO, VERANDA, UN BALCONE E SCALA INTERNA DI ACCESSO AL PIANO 1° COMPOSTO DA DISIMPEGNO, TRE CAMERE DA LETTO, STUDIO, BAGNO E TRE BALCONI; AL PIANO SOTTOTETTO UN AMPIO SOTTOTETTO; AL PIANO SEMINTERRATO DUE AMPIE CANTINE, LAVANDERIA/LOCALE CALDAIA E DEPOSITO. A CORREDO UN’ AMPIA AUTORIMESSA DI MQ. 53 CA. ALL’ ESTERNO DELL’ IMMOBILE E’ PRESENTE UN DEPOSITO ATTREZZI. RIFINISCE LA PROPRIETA’ AMPIO GIARDINO RETROSTANTE LA CASA. IL RISCALDAENTO E’ AUTONOMO A GAS METANO. PREZZO EURO 280.000
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Ponderano (Pondran [pʊnˈdraŋ] in piemontese) è un comune italiano di 3 622 abitanti[1] della provincia di Biella in Piemonte. Vi risiede l’Ospedale Provinciale di BiellaSecondo la tradizione il toponimo di Ponderano deriverebbe dal latino pondere aurum, in riferimento ad un ponderarium, luogo di pesatura di metalli auriferi, con certificazioni ufficiali.Secondo una diversa ipotesi, deriverebbe invece da un Pons Aerianus, a sua volta derivato dal nome personale Aeriuso Herius.Sebbene vi siano una bibliografia e/o dei collegamenti esterni, manca la contestualizzazione delle fonti con note a piè di pagina o altri riferimenti precisi che indichino puntualmente la provenienza delle informazioni. Puoi migliorare questa voce citando le fonti più precisamente. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.La più antica menzione di Ponderano risale all’anno 882, il 16 marzo, data di un documento con il quale l’imperatore Carlo il Grosso donava alla chiesa di Sant’Eusebio, nella persona di Littuardo, vescovo di Vercelli, la “gran corte” di Biella, alla quale apparteneva Ponderano con tutte le sue pertinenze.
Nel primo periodo feudale il paese fece parte del comitato di Vercelli. Compare in un diploma imperiale del 988, con il quale l’imperatore Ottone III confermava il possesso della zona a Manfredo di Cavaglià, figlio di Ajmone, conte di Vercelli, il quale aveva già ottenuto da Ottone I le corti di Ponderano e dei territori circostanti Biella per cambio fatto con la diocesi di Vercelli.































